Seguici su

Lo spettacolo Un secolo sconfinato è approdato al Teatro Bobbio di Trieste

Nato nel 2018 come scommessa dalla collaborazione di Primalinea con l’Associazione Musicale Fadiesis e dal piacere di far dialogare i testi dello scrivente con la fisarmonica del Maestro Gianni Fassetta, il concerto-racconto-immagine Un secolo sconfinato è statorilanciato nel biennio 2022-2023, dopo la sosta forzata del Covid, con una riscrittura che ha riguardato soprattutto il capitolo dedicato alla Gorizia della guerra fredda.

Un secolo sconfinato è un viaggio nel Novecento attraverso la nostra regione di confine duramente provata da vicende geopolitiche che hanno gravato su intere comunità, aggiungendo alle schiere di emigranti economici, altre di profughi, esuli, apolidi. Un’esperienza sconvolgente ed esemplare, che ha messo le popolazioni del Friuli e soprattutto della Venezia Giulia, a continuo confronto con l’altro, nella terra d’origine e in quelle di emigrazione, lungo franosi crinali che dividono fortune e destini. 
Con un eccezionale repertorio d’immagini d’epoca e l’accompagnamento della fisarmonica, la narrazione accompagna un secolo di movimenti e spaesamenti, verso un futuro globale ancora denso d’incertezze, ma con segnali locali di luce, provenienti proprio da luoghi simbolo – come Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 – che più di altri hanno patito le ferite e le artificiose divisioni portate dalla storia.  

Partito in sordina nel 2022 con due rappresentazioni a Ronchi dei Legionari e a Gorizia nell’ambito del Progetto Friulimes, lo spettacolo ha poi cominciato a muoversi con le proprie gambe, ospitato a Udine, Porcia, Cervignano del Friuli, Cavasso Nuovo, Alghero, Roma e il 29 settembre 2023 al Teatro Bobbio di Trieste. Sul palcoscenico, insieme a Gianni Fassetta, si sono alternati per la lettura due grandi attori friulani: Giorgio Monte e Carla Manzon, intensa protagonista a Trieste. Proprio questo appuntamento è stato un banco di prova per il nostro lavoro, avendo visto la partecipazione di quasi seicento spettatori, perlopiù studenti delle scuole superiori della Regione. L’assoluto silenzio durante la rappresentazione e i calorosi applausi finali, ci hanno toccato nel profondo, donandoci la sensazione che Un secolo sconfinato abbia fatto davvero breccia nei giovani, oltre ogni più rosea previsione. Come ha scritto nel blog scolastico Ginevra Canciani, della classe VA del Liceo Don Milani di Udine, “questo coinvolgente spettacolo-concerto non solo ci ha aperto gli occhi a un pezzo di storia a noi vicinissimo, ma ci ha incredibilmente sensibilizzato sul delicato tema della dignità umana, offrendoci una nuova consapevolezza anche sulle vicende a noi contemporanee.”

Davvero una grande soddisfazione.

Romeo Pignat (autore)